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lunedì 20 febbraio 2012

LA RICOSTRUZIONE UNGHIE IN GEL



Come iniziare un post non culinario su un blog culinario?
Beh, direi prima di tutto con una spiegazione. Ormai il blog è diventato una parte fondamentale della mia vita, per cui ho pensato che sarebbe stato interessante condividere con voi anche altri aspetti di me: i libri che leggo, i luoghi che visito, i film che guardo.
Quindi preparatevi a fare con me 4 chiacchiere in cucina, ed oggi le chiacchiere riguardano, pensate un po', quello che attualmente è il mio lavoro.

Dunque... genericamente si parla di ricostruzione unghie (ed anch' io per semplificare userò questo termine!), ma in realtà i trattamenti possibili sono diversi ed ognuno con un nome ben preciso.

- Ricostruzione unghie: è l' allungamento delle unghie naturali per mezzo di tip, ovvero dei supporti in ABS (l' unghietta finta, per capirci!), sulle quali viene poi applicato il gel.

- Scultura: è l'allungamento dell' unghia naturale utilizzando solamente il gel. Si effettua posizionando una cartina sotto l' unghia naturale per avere un supporto, la quale verrà poi rimossa una volta applicato ed asciugato il gel.

- Ricopertura: si tratta semplicemente di ricoprire di gel l' unghia naturale, e viene eseguito quando la cliente è già soddisfatta della lunghezza delle proprie unghie.

- Trattamento dell' onicofagia: è il trattamento che consente di far crescere le unghie a chi ha il vizio di mangiarle. Questo non avviene grazie a chissà quale miracolo, ma ad una tecnica di ricopertura.

- Refill: è il ritocco e si effettua in media ogni 4 settimane. Con il passare dei giorni, la nostra unghia naturale crescerà ed il gel che vi abbiamo applicato in superficie si sposterà in avanti. Il refill consiste quindi nel limare la punta, aggiustare la forma dell' unghia (ed eventualmente modificarla, se lo desiderate), riempire la base con dell' altro gel e cambiare il colore e/o il decoro.

- Rimozione: il gel viene rimosso utilizzando una lima o la fresa (questo è l' unico modo possibile, non esistono solventi in grado di scioglierlo, ma se vi affidate ad una professionista, questa operazione non comporterà alcun rischio per la vostra unghia naturale).

Come vi ho appena accennato, è sempre meglio rivolgersi ad un' onicotecnica qualificata. Purtroppo questo settore è ancora relativamente giovane e sono in molti a pensare che effettuare una ricostruzione unghie sia quasi un passatempo. In realtà si tratta di un procedimento lungo e ben preciso, che se non viene eseguito correttamente rischia di causare dei seri danni all' unghia naturale, oltre ad un risultato esteticamente brutto. Voi vi fareste fare un trattamento al viso da una persona che non è un' estetista?

Come fare quindi a scegliere una brava professionista? Se possibile, fatevi consigliare da qualche conoscente che si è già sottoposta al trattamento e si è trovata bene. Un altro metro di giudizio fondamentale è la pulizia del luogo in cui venite ricevute e degli strumenti utilizzati. Inoltre, prima di cominciare ad eseguire il lavoro, l' onicotecnica deve osservare le vostre mani e vi deve chiedere quale vi aspettate che sia il risultato finale, consigliandovi poi il trattamento più adatto alle vostre esigenze e magari anche riguardo al colore o alle decorazioni da applicare. Insomma, proprio come quando scegliete una tinta insieme alla vostra parrucchiera!

Da chi diffidare? Sicuramente da chi ha imparato ad eseguire una ricostruzione unghie su internet. Mi è capitato ogni tanto di vedere su youtube dei video a dir poco raccapriccianti, pubblicati, perdonatemi la franchezza, da ragazze che magari hanno comprato il kit per televendita ed hanno "imparato il mestiere" leggendone le istruzioni. I corsi sono piuttosto costosi, e vi assicuro che chi li tiene, ovvero fior di insegnanti con anni ed anni di esperienza alle spalle, non ha alcun interesse a divulgare gratis in rete il suo sapere.

Vi consiglio anche di non farvi tentare dai prezzi eccessivamente bassi. Una ricostruzione unghie a 15 € non si può fare, a meno che non si utilizzino dei materiali scadenti. Per effettuare un trattamento, io spendo dai 5 ai 10 € di prodotto, senza contare la corrente elettrica e l' investimento iniziale che ho sostenuto per acquistare le lampade UV, le tronchesine, i pennelli e quant' altro.

Mi piacerebbe parlarvi anche un po' di nail art, ovvero dell' arte del decorare le unghie, ma rischio di scrivere troppo quindi affronteremo l' argomento in un altro post. Per oggi concludiamo sfatando un po' di miti...

- L' unghia deve respirare: FALSO. L' unghia è formata da cellule morte prive di capillari, esattamente come peli e capelli. Se fosse viva, sentireste un gran dolore quando le tagliate.

- Sulle unghie deboli bisogna applicare uno smalto rinforzante: FALSO. Lo smalto si asciuga sopra l' unghia dandovi una temporanea sensazione di "durezza", ma una volta rimosso tornerete esattamente come prima. Dovete invece utilizzare un olio, che ha delle molecole tali da poter penetrare all' interno dell' unghia e rinforzarla sul serio. Un ottimo olio è quello di argan, possibilmente puro: ne basta una goccia per mano, ben distribuita su tutte le unghie, tutte le sere. Già in una settimana potrete vedere dei miglioramenti notevoli.

- La ricostruzione rovina le unghie naturali: come dicevo prima, questo è VERO SOLO SE NON CI SI RIVOLGE AD UNA PERSONA QUALIFICATA. Se si esagera con la lima (o peggio ancora con la fresa!), sia durante il trattamento di ricostruzione unghie che durante la rimozione, l' unghia naturale si assottiglia molto e si indebolisce. In alcuni casi, ci possono volere dei mesi a far ricrescere un' unghia sana.

- La scultura (con cartina) dura più della ricostruzione (con tip): FALSO. Purtroppo ho riscontrato in molte clienti la credenza che applicare le tip significhi semplicemente incollare delle unghie finte e sperare che la colla tenga. In realtà, non è lei a conferire resistenza ad una ricostruzione, bensì il gel, e questo viene applicato nello stesso identico modo sia che si utilizzi la tip sia che si utilizzi la cartina. L' unica differenza sta nel fatto che la tip è un supporto che poi rimane sotto il gel (senza tra l' altro dare alcun fastidio perchè viene limata ed assottigliata a tal punto da non essere quasi percepibile), mentre la cartina viene rimossa.

- Se faccio un lavoro in cui si tengono spesso le mani in acqua, non posso fare la ricostruzione: FALSO. Il gel non è poroso, quindi se il lavoro è ben eseguito potete tenere le mani in ammollo quanto volete! L' unica cura che vi consiglio di avere, è di utilizzare dei guanti in caso di contatto con detergenti aggressivi, come candeggina o ammoniaca (precauzione che peraltro sarebbe bene avere sempre!)

- Sulle unghie ricostruite si può applicare lo smalto: VERO. Partiamo dal presupposto che quando fate una ricostruzione unghie vi vengono applicati tutti i colori e le decorazioni che desiderate, quindi in teoria non avrete più bisogno di metterci mano fino a che non verrà il momento di fare il refill. Però, se capita che vi stufiate del colore che avete scelto, potete tranquillamente applicare sopra dello smalto. L' importante è che poi lo rimoviate con un solvente senza acetone, per non daneggiare il gel sottostante.

Spero di esservi stata utile, se avete delle domande da farmi sono a vostra completa disposizione!

mercoledì 15 febbraio 2012

MINI CHEESECAKE AL KIWI


Finalmente a Torino da un paio di giorni splende un bel sole, e nonostante faccia ancora molto freddo, a me è venuta voglia di un bel dolcino fresco! Tanto io sono impossibilitata a muovermi di casa perchè mio maritino sta indebitamente utilizzando la mia macchina, quindi il freddo non lo sento... ;-)

INGREDIENTI:
100 gr. di formaggini Inalpi
50 gr. di zucchero
300 ml. di panna
50 ml. di miele
4 kiwi
2 fogli di colla di pesce

Lavorate i formaggini Inalpi con il miele finchè non si saranno perfettamente amalgamati.

Mattete in ammollo la colla di pesce in acqua fredda per qualche minuto, dopodichè strizzatela, mettetela in un pentolino e fatela sciogliere a fiamma molto bassa. Versatela nel composto di formaggino e miele e lasciate raffreddare.

Montate la panna con 30 gr. di zucchero ed unitela al composto, mescolando delicatamente dal basso verso l' alto perchè non smonti. Se volete, potete tenerne da parte 2 o 3 cucchiai per la decorazione.

Sbucciate i kiwi e tagliatene 2 a cubetti. Uniteli alla crema e mescolate.

Suddividete il composto nei pirottini da muffin e metteteli in frigorifero per almeno un paio d' ore.

Tritate gli altri 2 kiwi nel mixer insieme al restante zucchero.

Sformate le mini cheesecake e decoratele con la salsa al kiwi e qualche ciuffetto di panna montata.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di ricette a base di kiwi di "Lamponi & Tulipani"

sabato 11 febbraio 2012

MALTAGLIATI INTEGRALI CON ZUPPA DI CAVOLO NERO E CANNELLINI


La mia prima volta col cavolo nero. No, non mi guardate così. Io non sono toscana e non conosco nessun toscano, quindi questo ortaggio misterioso in casa mia non c' era mai entrato. Però dopo aver sentito fino allo sfinimento di quanto sia buono e di quanto faccia bene, non potevo certo farmelo sfuggire.
Responso? Buono è buono. Anzi ottimo direi. L' ho trovato solo un po' noioso da pulire. Ma mentre lo facevo pensavo alla straordinaria quantità di vitamine ed antiossidanti (che mi manterranno giovane e bella) che stavo per ingerire e questo mi ha rallegrata un po'! ;-)

INGREDIENTI:
250 gr. di fagioli cannellini precotti
1 cavolo nero (circa 500 gr.)
1 scalogno
1 uovo
olio extravergine d' oliva
sale


Mischiate la farina "0" di grano tenero Molino Chiavazza con la farina integrale di grano tenero Molino Chiavazza e diponetela a fontana su un tagliere.

Rompete l' uovo nel centro e cominciate ad impastare prima con una forchetta e poi con le mani, aggiungendo anche acqua quanto basta ad ottenere un impasto sodo (io ne ho messi circa 100 ml).

Avvolgete l' impasto nella pellicola e fatelo riposare circa mezz' ora. Stendetelo e, con l' aiuto della rotella tagliapasta, formate i maltagliati.


Tagliate lo scalogno a fettine sottili e fatelo soffriggere in una pentola con dell' olio extravergine d' oliva.

Pulite il cavolo nero, tagliate le foglie in 3-4 pezzi ed unitele allo scalogno. Salate, mettete il coperchio e fate appassire per qualche minuto.

Coprite con abbondante acqua calda e cuocete per altri 10 minuti.

Aggiungete i fagioli cannellini sgocciolati e lasciate insaporire ancora qualche minuto. Se è necessario aggiustate di sale.

Versate i maltagliati, cuocete un paio di minuti e servite con un filo d' olio extravergine d' oliva a crudo.


Questa ricetta partecipa al contest "Ricette low cost" di "Una Cucina tutta per sè" in quanto il costo è al di sotto di 1 euro a porzione (con queste dosi ne otterrete 4).

lunedì 6 febbraio 2012

ORATA AL SALE



Tra poco sarà san Valentino, il mio onomastico oltre che la festa degli innamorati. Il mio bellissimo e sexyssimo maritino quella sera lavorerà fino alle 22.00, anzi forse fino alle 24.00, quindi niente cenetta romantica per noi. Al suo rientro troverà semplicemente una gigantesca meringata (e dici poco!). A quelle di voi che invece saranno in compagnia, e che sono abbastanza coraggiose da mettere in tavola dei piatti un po' fuori dagli schemi (peraltro semplicissimi da realizzare), consiglio di dare un' occhiata al menù che ho realizzato questo mese per Beautiful!


Ed ora veniamo alla ricetta!

INGREDIENTI:
4 orate
3 kg. di sale grosso
rosmarino
prezzemolo
olio extravergine d' oliva
 
Eviscerate le orate, privatele della testa e mettete nella loro pancia del rosmarino ed alcune foglie di prezzemolo.

Mescolate il sale grosso con altri aghi di rosmarino e preparate un letto di sale in una teglia. Disponeteci sopra le orate e coprite con il restante sale.

Infornate a 220° per 20 minuti circa. Sfornate, impiattate il pesce pulendolo dalle lische e conditelo con un filo d' olio extravergine d' oliva a crudo.